ACADEMIC RESEARCH 2014-2015 / 2015-2016: La tradizione metodologica
LA CRITICA TESTUALE
1)individuazione nella struttura degli elementi di matrice ( nuclei tematici)
L’analisi narratologica permette di inividuare l’oggi di una composizione come topologia dinamico-narrativa in cui fiction e reale vengono in sinergia.
1.0 LE TRADIZIONI MUSICALI EUROPEE DEL MEDIOEVO
Video di presentazione
1.1 Gli studi di Apel PDF Link
1.2 Gli inizi del contrappunto
Studi:Willi Apel, The notation of Poliphonic Music 900-1600 PDF Link
1.3 Novellae Scholae Discipuli: l'evoluzione del contrappunto
Studies: J. Wolf, Geschichte der Mensural-Notation von 1250-1460, Voll. II- III PDF Link
1.4 La scuola franco-fiamminga
Studies: R. Wangermée, Die flämische Musik in der Gesellschaft des 15 und 16, Bruxelles 1965.
L'italianità formale di Guillaume Dufay
Bartolomeo Tromboncino, Vale Diva Link
2.1 La trattatazione da Leonardo da Vinci a Robert Fludd. La costruzione del sistema franco-italiano
La prima costruzione della fiction: la speculazione di Leonardo Da Vinci
Proportio, Diapason formalis e Diatessaron.
De Proportionum mundanarum ratione
Studies:
Per una sintesi cfr.
Robert Fludd, Utriusque Cosmi Historia Vol 1, Tractatus I Liber III
Link PDF I Volume
Link PDF II Volume
2.2 La sistematizzazione di A. Werckmeister ( Musikalische Temperatur, 1691): la rielaborazione della precedente ricerca di Fogliani e Zarlino.
2.3 La sistematizzazione di G. Neidhart: la rielaborazione della precedente ricerca di Aron.
Studies:
P.GARNAULT, Histoire et influence du tempérament égal, Nizza 1929.
M.VOGEL, Zur Musikalischen Temperatur, in "Musica" 1961.
2.4 Il "Service Promo" di J. S. Bach. La costruzione del sistema performativo: il "Clavicembalo ben Temperato".
Studies:
W.WERKER, Studien über die Symmetrie des wohltemperierten Klaviers, Lipsia 1922
H.KELLER, Das Wohltemperierte Klavier. Der Versuch einer Synopsis, Gottinga 1962
3.0 ÉCHELLE LANDSCAPE E RICERCA ETNOMUSICOLOGICA
3.1 La ricerca etnomusicologica di Claude Debussy: la ripresa della sistematizzazione di Newton e Fludd
3.2 La costruzione del sistema Échelle
3.3 Il contributo di Giacomo Puccini
3.4 Échelle Landscape e ricerca etnomusicologica: A.Schaeffner e G.Rouget
Studies
C.DEBUSSY, Réponse à l'enquéte sur l'état actuel de la musique française par M.P. Landormy, in "La Revue Blue" 26 Marzo e 2 Aprile 1904.
Cfr. Miscellanea: Debussy et la évolution de la musique au XXe siècle: Étude présentées par Edith Weber, Paris 1965.
4.0 " L'ABUSO DEL SEMITONO": IL LANDSCAPE DODECAFONICO
4.1 La ripresa schönberghiana dell'abuso del semitono dell'Ars Nova: Il Rondeau di Solage, Fumeux Fume
4.4 Il Promo service di Klein, Berg,Webern,
4.5 La costruzione del manuale: Herbert Eimert
Studies
TH. W. ADORNO, Philosophie der neuen Musik, Tubinga 1949
A. SCHÖNBERG, Composition with Twelve Tones, in "Style and Idea", New York 1950
H.HEIMERT, Lehrbuch der Zwölftontechnik, Wiesbaden 1950
H.L. KLARKE, The abuse of the Semitone in Twelve Tone Music, in MQ 3, 1959
5.0 UN LANDSCAPE DISARMANTE: Atonalità o Sospensione della Tonalità?
5.1 La trasgressività raveliana: la "manomissione" costruita sugli accordi di tredicesima e l'edificazione sui 5 suoni raveliani.
5.2 L'esasperazione wagneriana di Strauss e Busoni
5.3 La raffinatezza disarmante delle quarte ( Quartenakkorde) di Scriabin
5.4 "La macchina" di Heautontimorumemos ( F.H. Klein)
5.5 La pantomima atonale di Hindemith: "Il mandarino meraviglioso"
5.6 Il concerto per violino e orchestra di Bartok
5.7 Le 3 liriche giapponesi e il Rituale della Primavera di I. Stravinskij
Studies:
H.EIMERT, Atonale Musiklehre, Lipsia 1924
R.RETI, Tonality, Atonality, Pantonality, London 1958
I.STRAVINSKIJ- R.CRAFT, Conversations with Igor Stravinskij, New York 1959
I.STRAVINSKIJ, Memories and Commentaries, New York 1960
6.1 La Nascita della "Critica della Ragion Poetica" della mediazione linguistica: E.Satie e il gruppo dei sei
6.2 La maniera di "fibrer" lo spazio di Boulez
6.3 Formosa deformitas: l'avanguardia sovietica. la de-formazione della mediazione linguistica da Sciostakovich e Prokofiev in poi
6.4 La musica " stocastica" di Xénakis. L'eredità puntillistica in Berio, Pousseur, Nono e Maderna.
6.5 Il ritorno al Landscape naturale: "Materiale sonoro" della musica elettronica
6.6 La "strutturazione estraniante" di Cage, Feldmann, Brown e Wolff
6.7 La strutturazione collage di Donatoni, Schnebel e Kagel
6.8 La dimensione comunitaria del far musica nella mediazione linguistica: Evangelisti, Cardew e Rzewsky
I.STRAVINSKIJ, Poétique musicale, Cambridge. Massachussetts 1942
H.H. STUCKENSCHMIDT, Neue Musik, Berlino-Francoforte a.M. 1951
J.CAGE, Silence, Middletown 1961
K. STOCKHAUSEN, Texte zur elektronischen und instrumentalen Musik, 2 voll., Colonia 1963-1964
Music by Computers, ed. H. von Foerster- J. W. Beauchamp, New York 1969
The Cambridge Companion to Electronic Music (Cambridge Companions to Music), Ed. Nick Collins-Julio d'Escrivan, Hardcover 2008
7.0 IL TENTATIVO DEL SUPERAMENTO DELLA MUTUA ESCLUSIONE SENTIMENTO/ FORMA NELLA MEDIAZIONE LINGUISTICA DEL CORPO
7.1 "Oltre..... la bomboniera":Performance e prospettiva rituale del concertismo. Il superamento del paradigma romantico e tardo romantico
7.2 "La Mistica concertistica": La prospettiva rituale-performativa post-wagneriana (da Scriabin a Stravinskij).
7.3 " C'era una volta il concertistica cotonato". Dimensione performativa e ontologia dell'evidenza
7.4 Il contributo di Heinrich Rombach per l'analisi della mediazione corporea.
7.5 Cage e la performance del corpo "smarrito"
7.6 Corpo e performance: il contributo di Merleau-Ponty
7.7 Performance e analisi della Location
7.8 Verso la nascita della disciplina della Regia pianistica e cameristica
Studies
M.MERLEAU PONTY, Fenomenologia della Percezione, Milano 2003; Idem, Il visibile e l'invisibile, Milano 1969; Idem,La struttura del comportamento, Milano 1963; Idem, Senso e non senso. Percezione e significato della Realtà, Milano 1962; H. ROMBACH, Strukturontologie - Bildphilosophie - Hermetik, Königshausen u. Neumann; Auflage: 1 (1. Oktober 2009)
8.0 LA RES COMPOSITIVA E CONTRAPPUNTISTICA E L'EVOLUZIONE DEI SEMEIA NELLA STRUTTURE DELL'EVIDENZA (dal Display strutturale al Desktop)
8.1 Paradigma acustico e figuralità nella mano e nella pagina
8.1.1 Semeia e digitus; Il segno musicale fissato nel Display-Mano. Digitus ed evoluzione della notazione digitale del gregoriano
8.1.2 Musica enchiriadis: la res contrappuntistica nel Display "canonico" (dall'opera dei monaci benedettini ai fiamminghi).
8.1.3 La res contrappuntistica e l'arte dello scrivere: manualità e sonorità. Il Display strutturale nell'arte dello scrivere e dello impaginare dal XII al XVI secolo
8.1.4 La res contrappuntistica nel Display stampato: l'arte dello scrivere nel secolo XVII E XIX
8.1.5 La res contrappuntistica canonizzata: Il Display impaginato e regolamentato ( Il Trattato): J.Fux, G.B. Martini, J.G. Albrechtsberger, F. Fétis, L. Cherubini, S. Jadassohn, T. Dubois, E.Kurth, C.Koechlin, K. Jeppesen, P.Hindemith, E. Krenek, E.Rubbra.
8.1.6 Dal documento musicale al monumento musicale: la monumentalità dei semeia organizzati nella performance art: Cage
8.2 Il passaggio al suono del colore: il Paradigma ottico e il Desktop
8.1.2 Dal Display al Desktop: Il passaggio al suono del colore
8.1.3 Colore-figuralità- scrittura
8.1.4 La nascita del pittorico compositivo
8.1.5 La sinestesia compositiva
H. ROMBACH, Strukturontologie - Bildphilosophie - Hermetik.
Studies
W. APEL, The notation of Poliphonic Music 900-1600 ( Vedi sopra per il Link); J.FUX, Gradus ad Paranassum, Vienna 1725; G.B. MARTINI, Esemplare o sia saggio fondamentale pratico di contrappunto sopra il Canto fermo parte prima, Bologna 1774; L. CHERUBINI, Corso di contrappunto e fuga, Parigi 1835; T.DUBOIS, Traité de contrepoint et fugue, Paris 1901; P.HINDEMITH, Unterweisung im Tonsatz, Magonza 1937-1939; E. KRENEK, Studies in counterpoint based of Twelftone Technique, New York 1940; E.RUBBRA, Counterpoint, Londra 1960; J.CAGE, Silence, Middletown 1961. Per la comprensione de "Strukturontologie" cfr. H. ROMBACH, Strukturontologie - Bildphilosophie - Hermetik, Königshausen u. Neumann; Auflage: 1 (1. Oktober 2009).
Sin dagli inizi, sul finire dello scorso secolo, ha svolto il compito di formare i giovani strumentisti alla prassi concertistica. Dal 1997 l'Istituto è diretto dal pianista e didatta Davide Polovineo.
Notevoli didatti e concertisti hanno collaborato alle attività dell'Istituto Europeo di Musica che, in base agli statuti elaborati secondo i principi della comunità europea e le indicazioni per il settore culturale e dell'educazione dell'Unesco, realizza la sua attività in una forma di self governing community of scholars come si afferma negli statuti stessi: Positioned at the fork between EU and UNESCO, European Institute of Music ( IEM. In it. Istituto Europeo di Musica; in fr. Institut européen de musique) is a self governing community of scholars. Students are able to take advantage of the wide range of specialism. Study is focused primarily on original research. There are also more structured, taught course specializing in Interpretation and Music Performance, Dance ( centro di creazione coreografica) and Theatre-School (messa in scena e gioco d'arte drammatica)and interests of a large staff (by Standards of European Music Departments and UNESCO-Cultural Programme).Beyond helping to increase the number of teachers, IEM can be used to improve teacher quality, a crucial factor in the success of high-performing education systems. Consequently, IEM policies and programmes related to teacher training should be structured in a way that connects to specific classroom practices or engages teachers in a community of professional practice and ongoing development, policies that have proven to be effective in Music school reform
Da un punto di vista di Produzioni dal 2010, l'Istituto Europeo di Musica, in collaborazione con Istituti di Cultura di rilievo a livello internazionale ha avviato lo studio testuale, redazionale, con produzione multimediale in DVD dell'Opera Omnia di Chopin (A New Approach to Chopin's Piano-Music).