Mediterranea
A Journal of Cultural Anthropology and Ethnomusicology
( 2/2019)

 

 

 

Monumenta 
Dotium
Semiticarum

 

 
Ricorda a favore 
del tuo schiavo

Salmo CXIX, 49-56




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“Ricorda a favore del tuo schiavo” 
  
Salmo CXIX vv 49-56. Analisi retorico-strutturale e sintesi antropologico-culturale

di Davide Polovineo 











                                                                                                                                                       "Noi ci facciamo immagini dei fatti"

 

1 Presentazione e composizione

L’apporto dell’espressione “governo dell’immaginazione” è un elemento irrinunciabile per comprendere il processo di formazione della civiltà salmica in tutti i suoi aspetti. “Stato o governo dell’immaginazione”, schiavitù messianica, felicità messianica e civiltà salmica risultano utili per approfondire non solo la tensione tra ingroup e outgroup (ideologia,negoziazione cultuale, fondamentalismo sapienziale) ma anche i criteri immaginativo-politico della società salmica. Pertanto nel Salmo CXIX e soprattutto nei vv.49-56 (per la bibliografia cfr. www.biblico.it), il rapporto tra identità liturgica e identità sapienziale, è un fattore di studio per la comprensione della nascita di un governo dell’immaginazione  generato dalla dimensione socio-comunicativa del fatto sapienziale-liturgico.




A vv.49-50

Ricorda a favore del Tuo schiavo la cosa
Per la quale mi inducesti a sperare.
Questa è la mia consolazione nella mia afflizione
che il Tuo detto mi dà la vita

                B v.51

                Superbi mi hanno  grandemente sbeffeggiato
                Ma io non ho deviato dalla Tua Torah
 
A1 v.52

Ricordo i Tuoi ordini eterni, o Signore,
e mi consolo

                 B1 v.53-54

                 Furore mi prende a causa dei malvagi 
                 che abbandonano la Tua Torah
                 Le Tue leggi erano per me come dolci musiche nella casa in cui abito

A2 vv.55-56

Ricordo il Tuo nome anche la notte , Signore,
e osserverò la Tua Torah.
Questa consolazione mi viene
perché ho seguito i Tuoi comandi.



I versetti 49-56 sono strutturati nel seguente modo: A-B-A1-B1-A2.Il verbo ricordare e il lessema consolazione associano A-A1-A2. Il termine Torah associa B-B1 e ulteriormente B-B1-A2. LXX conferma il livello compositivo anche se ci sono particolarità stilistico-lessicali cfr vv. 50- 56 e scelte lessicali differenti (cfr.v 54). Nel TM ricordare è associato a schiavo,ordini e nome. Il lessema consolazione determina le seguenti associazioni consolazione+afflizione,consolazione*ordini e consolazione*comandi. Torah è associato ai verbi deviare,abbandonare,osservare. 
 A livello paradigmatico potremmo asserire che "ogni singolo è un elemento costitutivo [Bestandteil] di molte masse, è – tramite l’identificazione – soggetto a legami multilaterali e ha edificato il proprio ideale dell’io in base ai modelli più diversi. Ogni singolo è quindi partecipe di molte anime collettive [Massenseelen], di quella della sua razza, di quella del suo ceto, di quella della sua comunità religiosa, di quella della sua nazionalità ecc." (S. Freud, Opere, vol. 9, a cura di C. Musatti, Torino, Bollati Boringhieri, 1977, p. 22.).E’ la liturgia, intesa come struttura fisica e come organizzazione sociale, lo scenario del salmo. Al suo interno gli attanti sono in continua interazione. Tuttavia l’elemento cultuale si perde allorchè lo scrittore solitario si cala nel testo scritto. E non c’è dubbio che, in questi casi, anche l’esperienza salmica risulta sbiadita apparentemente.

Sintesi antropologico-culturale
Ma l’organizzazione sociale creata dalla società salmica garantisce che socialmente “tutto può accadere”. Dalla società salmica si può passare allo stato dell’immaginazione, al governo dell’immaginazione ,una contro-realtà opposta a quella ordinaria. Esiste un legame strettissimo tra realtà del solitario salmista  e l’immagine in qualche modo di quell’esperienza immaginativa. L’immagine dello stato dell’immaginazione è l’immagine voluta dal salmista. Se fossimo junghiani potremmo dire che si tratta di archetipi che riaffiorano dai più profondi livelli dell’inconscio collettivo della civiltà salmica. In effetti la follia salmica è un contrappunto che finisce per  contribuire all’integrazione della società. E’ qui probabilmente, almeno per una interpretazione funzionalista, il limite estremo di Radcliffe-Brown e di Mary Douglas che ci permettono una lettura particolare del governo dell’immaginazione salmica (A.R. RADCLIFFE-BROWN, Structure and Meaning in Primitive Society, New York, Free Press, 1968, pp. 90ss.; M. DOUGLAS, Implicit Meanings, London, Routledge and Kegan Paul, 1975, pp. 90 ss.).

“Una delle funzioni basilari della comunicazione linguistica- afferma W. Burkert- è dare ordini. L’essenza del potere nelle società umane è emanare comandi che vengono obbediti. In un sistema gerarchico le occasioni di dare ordini si moltiplicano in quanto i comandi verbalizzati possono essere trasmessi secondo una graduatoria di dipendenza: A dice a B cosa deve fare e B si premura di comunicarlo a C”(W. BURKERT, La creazione del sacro. Orme biologiche nell’esperienza religiosa, Milano, Adelphi 2003, cit. p. 131). In tal senso si comprende la funzione della società salmica ; il salmista è un partner “come strumento sociale”. L’Idea del governo dell’immaginazione si basa su questo postulato che il potere di JHWH debba operare in un circolo di equivalenza (società salmica). “ La volontà del superiore diventa trasmissibile in forma verbalizzata. Ciò crea- afferma sempre W. Burkert- a sua volta il ruolo dell’inviato o messaggero del potere, cioè di chi trasemtte ordini non suoi, dicendo agli altri cosa fare. Costui  amministra il potere del superiore senza rischio di averne la piena responsabilità” (ibidem cit. p. 131). Il governo dell’immaginazione è un sistema, tuttavia, in cui l’individuo può essere incapace di penetrare nell’idea originaria della fonte. La fonte JHWH, essendo immediata, è pur sempre il non evidente; per questo motivo dobiamo parlare anche di immagine del governo che  è determinata dall’asse mediazione-immediatezza.

 

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