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The Book 
of Jeremiah








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"I vostri olocausti non li gradisco,
i vostri sacrifici non li accetto"

Analisi retorico-strutturale di Ger 6: 16-21: composizione e interpretazione
 

di Davide Polovineo
                                                                                                                                           
10-11-Gennaio 2017





 "Der alles be-wëgende Weg".....

 
1 ..... Avvio metodologico


Costanti e avventurose malinconie interpretative, la "diacronia ideale" e il metodo sincronico retorico-strutturale, liberali arti della pressante e ossessiva mnemotecnica, pateticamente e retoricamente, si immergono nel desiderio della fantasiosa, mortificante e oscena violenza diacronica, per altro non effimera e non traboccante.
 
Realtà, segno e fantasia, raffinati travestimenti monumentali di una realtà scenica "documentaria" si intrecciano idealmente ripermettendo alla diacronia ideale di ri-comprendere la realtà nella "grafia".
 
Realtà, segno e fabulazione, effimeri travestimenti monumentali di un fantasiosa storicità fissata nella "grafia", si  intrecciano storicamente ripermettendo allo storico redattore di ricomprendere la memoria  con il gesto scritto.
 
Per questo leit-motiv metodologico il contenuto della sensibile partitura di Ger 6:16-21 resta, per l'attuale ambito di ricerca liturgico-rituale, l'asse di equilibrio metodologico per una maggiore comprensione della fase di spiritualizzazione del culto nel profetismo di Geremia.  

Gli studi liturgici dello scorso secolo sul tema erano profondamente ancorati al commentario di Mc Kane (A Critical and Exegetical Commentary on Jeremiah,1 Introduction and Commentary on Jeremiah I-XXV, ICC, Edinburgh 1986), e agli studi di Bright, Nicholson, Rudolph e Thompson [E.W.THOMPSON, The Book of Jeremiah, (NICOT),Grand Rapids 1980; J.BRIGHT, Jeremiah  (AB. 21), New York 1965; E.W.NICHOLSON,Jeremiah 1-25 (CBC) Cambridge 1973; W.RUDOLPH, Jeremia (HAT), Tubinga 1958; VOLZ P.,False prophets, in Enciclopaedia Biblica III, London 1902,  3874; cfr. anche TOV E., Some aspects of the textual and Literary History of tha Book of Jeremias, in Aa.Vv, Le livres de Jérémie, BETL, LIV, Leuven 1981; S.E.BALENTINE,The prophet as Intercessor, A Reassement, in “JBL” 103 (1984)].

La Deuteronomistische Redaktion di Geremia era alla base della tematizzazione della fase di spiritualizzazione del culto in Geremia. Capitolo determinante nella manualistica liturgica [profondamente legata agli studi di Volz, Thiel (Die deuteronomistische Redaktion von Jeremia 1-25, Wissenschaftlische Monografien zum Alten und Neun Testament 41) Haran (Temples and temple Service in Ancient Israel: An inquiry into the character of Cult Phenomena and the historical Setting of the Priestly School, Oxford 1978) e di Alonso Schökel- Sicre Diaz ( I Profeti, Roma 1980)] la Deuteronomistische Redaktion del testo di Ger 6:16-21, a livello diacronico e diacronico ideale, resta ancora una sfida importante per il lavoro del liturgista che possedendo gli strumenti metodologici per lo studio della performance rituale del primo testamento e dell'atteggiamento anticultuale nel profetismo geremiano, è necessariamente costretto a riesumare il performativo rituale nascosto dalla trama e dalla struttura retorica del testo. Diacronia e diacronia ideale, pertanto, sono liturgicamente trafitte dal performativo rituale e dalla lacerante e sensuale dicotomia formal-sentimentale della testualità.    
 
 


2 ..... Analisi retorico-strutturale: Ger 6:16b- 16c
 

2.1 Composizione
 
 
 

 
2.2 Interpretazione
 

In una voce naturale e flessibile, permeabile magari all'ironia, nella struttura ABA1 con codice topografico in A (azioni: fermatevi e guardate) e codice odologico (azioni: seguitela e raggiungerete) in A1, gli assi sintagmatici, improvvisi e laceranti, sono associati dal lessema derek in A [1]-A1 [+4] mentre, sensualmente, gli assi paradigmatici A-B-A 1  sono associati con cordiale vivacità scritturistico-geremiana dalla costellazione di senso "via-sentiero" A[1]*A1 [+4]*B[3]. 

Isola temporale e scritturistica felice in cui lo spazio sorride, la tipica mnemotecnica semitico-geremiana tendente ad associare i codici temporali con i codici spaziali per la costruzione dell'anamnetica (sentieri del passato: odologia+ locus temporale) caratterizza solennemente l'assolato  e solitario segmento monistico B. 

Siamo in cammino verso il linguaggio geremiano con l'orizzonte interpretativo-sincronico, costruito sulle azioni "fermatevi*guardate* seguite*raggiungete" (in A*A1)+ chiedere in B e la "regola della felicità (ovvero il buon esito della comunicazione) in tal senso, svela il landscape concettuale anamnetico (sentieri del passato) associato a "guardare+sentieri del passato+bella/buona via+luogo del riposo" (cfr. Is 28:12; cfr. anche i campi semantici מרבץ luogo di riposo per il bestiame Ez 25:5; Sof 2:15 e מרבק   vitelli all'ingrasso Ml 3:20).
 
Se una funzione di tipo constativo regge il possibile senso di B, la performatività regge la costruzione di A e A1. Pertanto gli atti linguistici invitano gli attanti al movimento: chiedete dei sentieri del passato-raggiungete il luogo per il riposo come .....vitelli all'ingrasso e come bestiame. 

E Ironicamente, nell'età dello spazio (sentieri del passato) avviene il rito di passaggio degli attanti e dei lettori e la sottile ironia geremiana, lapidariamente trafigge la superba superficie grafica di A1 che diviene un flusso di tradizione del Bello/buono: una memoria etico-biblica depositrice e una memoria in funzione della "bella figura" della via e del luogo del riposo i cui gli uomini vengono scherniti dal profeta. 
 
Per questo motivo età dello spazio, flusso di tradizione e rituale di passaggio conducono gli attanti, nella composizione dei versetti successivi, alle soglie di un rito profetico-iniziatico per una nuova comprensione rituale del sacrificio e degli olocausti: 
 Dell'incenso di Saba e delle esotiche spezie...Che m'importa? I vostri olocausti io non li gradisco, i vostri sacrifici non mi piacciono". 
 
 


3 ..... Analisi retorico-strutturale: Ger 6:16d- 17ab
 


3.1 Composizione
 
 
 
A
+Ed essi risposero: 
++ Non vogliamo camminare.
 
B                                                                             
+Vi diedi sentinelle: 
++"Prestate attenzione al suono del corno";
 
A1
+Ed essi risposero: 
++ Non  presteremo attenzione

 

3.2 Interpretazione


Con malinconica eleganza, il brano è sobriamente composto da tre segmenti [struttura ABA1 con costruzioni in A e A1 con ויּאםר con לא  + הלך in forma qal impf. (in A) e  לא+קשׁב in forma hif. impf.]. Il verbo קשׁב che contiene l'idea di essere attento/fare bene attenzione (cfr. anche Ger 6:19; Is 28:23; Sal 17:1; Zc 1:4; Prv 4:1.20), imprimendo al verso un aristocratico rigore, dischiude la "costellazione di senso" conservata dalla forma hif. impf. in A e dalla forma hif. pf. in B.
A livello sintagmatico קשׁב presenta le seguenti associazioni:
 
Ger 6:19 con על + קשׁב
Is 28:23 קשׁב in senso assoluto
Sal 17:1 con accusativo: essere attento a
Zc 1:4 con אל 
Prv 4:20 con ל +קשׁב
Prv 4:1 con ל + infinito costrutto
 
A livello idiomatico in Is 21:7 è presente  קשׁה הקשׁיב
 
A livello paradigmatico le associazioni testuali sono le seguenti:
 
 
prestare attenzione + Noi
prestare attenzione+ voce/suono del corno
 
Si delinea il seguente "campo paradigmatico": Voce/Suono- accettazione e/0 rifiuto comunitario.
 
Il suono del corno, necessariamente e musicalmente, può essere accettato o rifiutato (Noi vogliamo ascoltare il suono del corno; noi non vogliamo ascoltare il suono corno). Pertanto il suono genera il "pubblico geremiano". 
 
Tuttavia gli spettatori geremiani non sono attanti passivi: il suono genera, infatti, nuovi attanti richiedendo l'accettazione o il rifiuto della performance dell'esecutore (Prestate attenzione al suono del corno/ noi  non presteremo attenzione). 
 


4 ..... Analisi retorico-strutturale: Ger 6:18-19a
 


4.1 Composizione
 


4.2 Interpretazione
 

Ben si addice a Geremia profeta  il titolo di elegante prosatore. Il brano è composto da tre segmenti monistici in struttura ABA1. A livello sintagmatico, il verbo "ascoltare" associa A ad A1 e una allitterazione con sistematicità strategica è presente in B. Il verbo "ascoltare", ulteriormente, in A e A1 è associato al lessema "nazioni" e al lessema "terra". Da un punto di vista contenutistico, possiamo considerare il "climax lessicale"  una espansione della costellazione di senso.
 
Le rispondenze omofoniche in B, inoltre, ci permettono di ampliare l'idea contenuta dal lessema assemblea: liturgicamente inteso, il  locus rituale  è locus sapienziale e ben si associa al "climax" delineato dalle associazioni lessicali ascolate*nazioni+ ascolta*terra.
 
Il pattern geremiano, pertanto, è strutturato, a livello paradigmatico, in tre livelli: A) società (locus dell'ascolto)- B) rito (locus sapienziale) - A1) natura (locus dell'ascolto). 
  
 


5 ..... Analisi retorico-strutturale: Ger 6:19b-21
 

5.1 Composizione
 
(Per alcune particolarità stilistico-letterarie non traduco il testo)


5.2 Interpretazione
 

A livello sintagmatico רעה + la costruzione con אל + העם associa A ad A1. La costellazione di senso del campo semantico di רעה regge l'intera partitura. Ricordiamo che il campo semantico di רעה contiene le seguenti idee:  in forma qal, pascolare-pascere agnelli (Is 5:17; 1 Cr 27:29); metaf. uomini (Sof. 3:13 Sal 37:3); in Ger 25:34 è utilizzato per indicare l'azione dei capi; II) in forma qal con accusativo contiene l'idea di frequentare qualcuno Prv. 13:20; in pi. fare da compare di nozze Gdc 14:20;  in hitp. iuss. fare lega Prv 22:24. 

Inoltre, il sostantivo רָעָה contiene le idee di disgrazia (Ger 17:17; Dt 31:29; Am 3:6); malvagità  (Es 32:12); crimine (Gdc 20:3; Ger 41:11); corruzione (Gn 6:5; Is 13:11) e il lessema רֵעֶה contiene le idee di amico (Prv 27:10) e di "altro e prossimo" (Prv 3:28).
A livello paradigmatico, il pattern geremiano che si delinea "contiene" la seguente associazione idealtipica: Istituzione*subornazione.

Giocato con seducenti corrispondenze omofoniche (תָבוֹא הַטּוֹב / מֵאֶרֶץ מֶרְחָק)  stilisticamente nel brano B è presente il celebre parallelismo geremiano con la particella לא: i vostri olocausti non li gradisco/ i vostri sacrifici non mi piacciono. Inoltre nella struttura 16-21 טוב è associato a via (16c) e  alla "cose buone" (agli incensi e alla spezie profumate) dei paesi lontani. Inoltre, un sottile gioco di corrispondenze omofoniche tra מרחק (lontananza distanza; con ארץ paese lontano cfr Is 13:5) e מרקח (profumi/erbe aromatiche) regge la trama letteraria.
 
 


6 ..... In sintesi
 
 
Atto primo e unico del "diacronico ideale", (sincronicamente voluto nel tempo) il gesto scritturistico del fabulatore (il redattore e la scuola redazionale) ricompone la crisi generata dal metodo sincronico che essendo sempre un post-narrativo straordinariamente e per sua naturale tendenza, tradisce fantasticamante e graficamente la volontà del redattore che con gozzaniana astuzia letteraria,giocando con il termine מרגּוֹע, enuclea cordialmente e ironicamente, il messaggio conducendo il lettore, nel Background cultuale  profetico. 
 
Ben si addice il termine ironia alla ferma e artigianale manifattura scritturistica del profeta. 
 
Un barocchismo della letteratura semitico-occidentale, è presente in Ger 6:16 e in Is 28:12 e il ludico mondo lessicale delineato dal campo semantico מרגּוֹע / מרגּעה  contiene l'idea del riposo-sollievo espandendo la costellazione di senso dei campi semantici delineati dai mondi lessicali di מרבּץ + מרבּק.
 
 
 
 
 
E affiora il sorriso leggendo i testi profetici. Spregiudicate "canzoni" inedite di audaci giocolieri della "parola divina", Ger 6:16 e Is 28-12-13 conducono lo sprovveduto lettore nel mondo anticultuale di JHWH: 
 
 
E senza entusiasmi rituali il mondo geremiano abusa del balbettante mondo sacrificale: 
 


 

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